Principali movimenti di camera coi droni, esempi

Il linguaggio cinematografico è da tenere in considerazione quando vogliamo raccontare qualcosa con i droni. I piani che possiamo realizzare sono spesso classificati in base ai tipi di movimento e alla loro intenzione narrativa.

Ho scelto questo video della Dgdrone, a cura del il pilota di droni, regista e operatore di camera David Gutiérrez, per spiegarvi alcune differenze e potenzialità dei piani e dei movimenti di camera coi droni.

 

 

Tracking shot – Carrellata a seguire – Plano de seguimento. Usata per narrare uno spostamento nello spazio di un personaggio o un oggetto. Consiste nel scegliere un soggetto e seguirlo tenendolo sempre dentro il piano dando in questo modo informazioni sia su di esso che sull’ambiente. Per farlo dovremo muoverci alla stessa velocità del personaggio, rispettando la sua direzione di movimento o anticipandola. E’ un inquadratura che va coordinata e preparata prima di girare, o se improvvisata necessita di una grande prontezza di riflessi e controllo del drone. Nel cinema realizzata in orizzontale o verticale anche con carrelli, dolly, e steadycam.

Descriptive Panning – Panoramica descrittiva – Paneo descriptivo-  E’ un piano con la quale possiamo mostrare allo spettatore la grandezza del circondario. E’ spesso realizzato a grandi altezze, in modo da localizzare in un solo piano la nostra scena.

Point of interest – Punto di interesse – P.O.I è un piano realizzato tenendo al centro dell’inquadratura un punto di interesse e muovendo la camera intorno al suo asse. Al momento esistono applicazioni che permettono al drone di riconoscere un colore o una sagoma e seguirla con l’obbiettivo mentre realizziamo un altro movimento, per esempio pilotando il drone sopra il punto e sorpassandolo. In questo modo carichiamo di valore il punto o il personaggio per la nostra narrazione.

Empty shot- Panoramica a vuoto – movimiento de descriopciòn en vacio E’ in effetti un piano molto usato, rappresenta una panoramica descrittiva senza soggetto o punto di interesse, che serve comunque a mostrare lo spazio e localizzare le azioni in un ambiente generale.

Discovery shot – Carrellata di scoperta plano de descubrimiento: consiste nel focalizzare l’attenzione dello spettatore in un punto, per poi portarlo ad un secondo punto che è l’obbiettivo finale della scena. Esso si può ottenere con due movimenti diversi e associabili: facendo muovere il drone nello spazio e/o con un cambio di orientamento della camera (se il drone lo permette.)

In quest’altro link ancora esempi di movimenti di camera col drone: https://blog.pond5.com/4240-5-essential-drone-cinematography-techniques/

Per approfondire i movimenti di camera per così dire “a terra” invece, vi rimando a questo link https://www.cinescuola.it/movimenti-camera/, dove Michele Corsi, (docente di Linguaggio del cinema e della tv presso l’Itsos Albe Steiner, Milano) approfondisce tutti i movimenti di camera con esempi pratici estrapolati da vari film, esercizi pratici e schede riassuntive comprensibili e ben fatte. Per avere una conoscenza più approfondita vi consiglio vivamente di leggerlo e guardare i suoi esempi! Non credo che avrò tempo di farvi una dispensa così completa come quella come propone lui, per cui, spero possiate approfittare della libera condivisione della conoscenza della vostra epoca!

A presto

 

Questo articolo è  rilasciato secondo una licenza Creative Common Attribuzione - Non commerciale -Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0 IT). Leggi cosa puoi fare qui. A cura di Cladinè Curreli.
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Cladinè

Cladinè Curreli è una fonica di presa diretta, una tecnica audio-video e un’artista multimediale sarda. Laureata in Media e Giornalismo all'Università di Firenze, diplomataa all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, crea e lavora da oltre 15 anni come professionista audiovisiva e tecnica multimediale freelance, spaziando dalla presa diretta al mix, dalla video-arte ala ricerca etnografica, passando per fotografia, grafica, murales, illustrazione e lineolegrafia. Nel 2017 ha realizzato regia, camera, montaggio, color e mix per il documentario“Oltre l’aporìa” (Beyond Aporìa), un corto sperimentale di parola con richiami stilistici all’audiovideo-art e l'obiettivo di documentare e valorizzare alcuni volti e alcune voci della lotta antimilitarista sarda dal basso aiutando a riaprire il dibattito sull’urgenza della fine delle occupazioni militari.

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