I video, la Musica, il Copy Right e il Copy Left

Capire le differenze tra musiche e suoni coperti dal diritto d’autore, quelle libere o con solo “alcuni diritti riservati” è basilare per chi sta iniziando a realizzare prodotti audiovisivi.

In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza. Quando ci troviamo di fronte a una musica registrata Copy Right: significa, come noto, che tutti i diritti sono riservati. Dunque, non possiamo usare questa musica per il nostro video/film/documentario se non ne abbiamo comprato i diritti.

Se la usiamo rischiamo che una volta caricato il video su Youtube,  ci si presentino dei reclami, il nostro video venga rimosso, che gli venga rimosso l’audio o che esso non sia disponibile in alcuni Paesi. Nel migliore dei casi Youtube aggiunge una pubblicità al vostro video. No good! In caso di proiezioni rischiamo che la SIAE ci presenti il conto, non solo per i diritti d’autore ma anche per quelli di sincronizzazione.

Diritti di sincronizzazione? Sì.

La licenza di sincronizzazione (synch right license) è l’atto emesso dal titolare del diritto (autore od editore dell’opera musicale) che concede all’utilizzatore che ne fa richiesta di incorporare un particolare brano musicale in un lavoro audiovisivo. Tale licenza è solitamente ottenuta dall’utilizzatore tramite diretta negoziazione con l’autore o, più frequentemente, con l’editore (publisher), colui che edita l’opera formalizzandone la paternità artistica e mettendola a disposizione del pubblico. (it.wikipedia.org)

Insomma  una licenza apposita che garantisce che se  ad esempio ti compri un bel cd tu non sia automaticamente padrone di usare la musica per il tuo video.

Peccato eh?

Copy Left

In effetti il Copy Right è veramente stretto.  Forse per questo,  da una quindicina d’anni si fa sempre più strada anche nella musica il COPY LEFT  lanciato nel 1984 da Richard Stallman, attraverso la Free Software Foundation, e le licenze GNU, e di fatto creando un movimento volto a sostenere la libera circolazione delle idee e delle opere. Il movimento, partito dalla creazione di software, non prevedeva  solo l’uso “gratuito”, ma anche la messa a disposizione del “codice sorgente” (cioè della stringa di dati alla base del programma) affinché chiunque potesse farla propria e anche manipolarla, arricchirla, creare nuovi aggiornamenti.

Grazie al Copy Left, e alle persone che lo alimentano, migliaia di opere  sono oggi a disposizione di  tuttx per diversi usi.

Copyleft è un gioco di parole sul copyright dove la parola “left” ha contemporaneamente il significato di “lasciato” e di “sinistra” in opposizione al “right” (“diritto” e “destra”). Lo slogan che lo accompagna è abitualmente “all rights reversed “ (“tutti i diritti rovesciati”).

(Cit: https://iminotauri.wordpress.com/2007/04/15/copyright-e-copyleft/)

Hanno iniziato i programmatori e le programmatrici, e hanno poi seguito artistx, giornalistx, scienziatx, e  ovviamente musicistx e filmmaker. Oggigiorno ci sono anche ricerche mediche, ricette di cucina, tipi di eventi rilasciati con solo alcuni diritti basilari riservati come il diritto di attribuzione.

Tuttx abbiamo accesso a questi contenuti condivisi  e a nostra volta possiamo creare, suonare e condividere  delle nostre opere con licenze gratuite o con solo alcuni diritti riservati per incentivare lo sviluppo e la diffusione delle arti e delle conoscenze umane o per contribuire all’aumento di contenuti liberi nella rete.

Per il nostro video allora, se non abbiamo budget, evitiamo di prendere musiche tutelate, e cerchiamo musiche con Copy Left, o con  licenze Royalty-free.

Le musiche senza copyright sono quelle cui  creatori (o gli esecutori nel caso di musiche d’epoca), hanno deciso di regalare tutti o alcuni  dei diritti delle loro esecuzioni per amore dell’arte  e/o per farsi pubblicità. E’ dunque gentile, o a volte obbligatorio, citare i loro nomi e il titolo della canzone nei titoli di coda del video e nelle informazioni del caricamento di Youtube o altri portali.

Capiamo ancora meglio:
Cosa significa Royalty-free?

Quando incontri un brano disponibile con licenza Royalty-free significa che il brano sarà “senza royalty” sull’utilizzo. Dunque  acquistando quel brano stai stipulando un contratto con chi concede il diritto  della risorsa che ti concede il diritto di  utilizzarla, per esempio per il tuo video. Colui che fornisce la licenza rimane sempre proprietario di tutti i diritti legati all’opera, ma tu hai il permesso di utilizzarla secondo le linee guida fornite dal distributore.

Come sapere che diritti ha una musica e come comportaci per il suo uso? Leggendone la licenza.

Tra le licenze più diffuse per le musiche royality free ci sono le licenze Creative Commons con la quale viene specificato esattamente cosa si può o non si può fare con la risorsa, ad esempio se è disponibile per usi commerciali o meno; nella maggior parte dei casi potrai utilizzarla per i video da caricare su YouTube o Vimeo.

Creative Common

Le licenze Creative Commons sono principalmente 6 e sono definite dalla combinazione di 4 attributi, che stabiliscono in modo esplicito quali sono i diritti riservati e quali liberi, modificando quindi la regola di default in cui tutti i diritti sono riservati.

I quattro attributi e le loro SIGLE sono:

Attribuzione Attribution (BY)

Non commerciale Non-commercial (NC)

Non opere derivate No Derivative Works (ND)

Condividi allo stesso modo Share-alike (SA).

Ecco come si combinano:

  • Attribuzione: permette agli altri di distribuire, modificare e sviluppare anche commercialmente l’opera, riconoscendo sempre l’autore originale;

  • Attribuzione – Non opere derivate: permette agli altri di ridistribuire, e sviluppare anche commercialmente ma non modificare l’opera, riconoscendo sempre l’autore originale;

  • Attribuzione – Non commerciale: permette agli altri di distribuire, modificare e sviluppare l’opera senza fini commerciali, riconoscendo sempre l’autore originale;

  • Attribuzione – Condividi allo stesso modo: permette agli altri di distribuire, modificare e sviluppare anche commercialmente l’opera, licenziandola con gli stessi termini dell’opera originale, riconoscendo sempre l’autore;

  • Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate: permette agli altri di accedere all’opera senza però modificarla e svilupparla commercialmente, riconoscendo comunque l’autore originale;

  • Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo: permette agli altri di modificare e sviluppare non commercialmente l’opera, riconoscendo sempre l’autore originale.

Oltre a queste sei possibilità ci sono poi le opere rilasciate come Pubblico Dominio, PUBLIC DOMAIN ( con abbreviazine Creative Common: CC0) , dove l’autore, per grande amore dell’arte, della creatività e del sapere umano , vuole rinunciare consapevolmente e incondizionatamente a tutti diritti sulla sua opera il quale diviene automaticamente di dominio pubblico e utilizzabile in tutti i modi e per tutti gli scopi. Spesso è identificata da questa icona.

All’inizio può sembrare difficile capire tutte queste indicazioni, abbreviazioni e icone.  Wikipedia ci viene incontro con alcune domande frequenti su queste licenze, chi ha dei dubbi gli dia uno sguardo:

Licenza Può essere usato commercialmente? Si possono creare nuove versioni partendo dall’opera originale?
Attribuzione Sì, ma l’autore originale  deve essere citato. Sì, ma l’autore originale  deve essere citato.
Attribuzione – Non opere derivate Sì, ma l’autore originale  deve essere citato. No
Attribuzione – Non commerciale No Sì, ma  l’autore originale  deve essere citato e la versione creata deve avere una nuova licenza “Non commerciale”
Attribuzione – Condividi allo stesso modo Sì, ma l’autore originale  deve essere citato e la versione creata deve avere una nuova licenza “Condividi allo stesso modo”
Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate No No
Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo No Sì, ma l’autore originale  deve essere citato e  la versione creata deve avere una nuova licenza “Non commerciale” e “Condividi allo stesso modo”
Pubblic Domain Sì,  incondizionatamente. Sì, incondizionatamente.

Ci sono diversi siti che ospitano musiche libere o Creative Common, o con servizi di abbonamento a pagamento che risultano comunque low cost rispetto ai prezzi di Siae o muscihe coperte dal Copy Right.

Artlist, Jamendo, Audiojungle, TakeTones, SoundStripe, MusicBed,  Audiio.,  Storyblocks, sono solo alcuni di questi.

Vediamo un esempio concreto. Uno dei siti con musiche gratuite spesso usati per realizzare video è incompetech.com. Al suo interno il musicista e compositore Kevin MacLeod , rilascia gratuitamente migliaia di brani divisi per genere e tempi che possono essere scaricati gratuitamente o quasi. Vediamo cosa dice se cerchiamo le sue licenze nel suo sito:

Se leggiamo nella sua pagina delle licenze, capiremo che  possiamo usare tutte le sue musiche gratuitamente se lo si cita nei titoli di coda e nella descrizione copiando questo testo con i titoli delle canzoni usate:

“TITOLI/O CANZONI/E” Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/”.

Nel caso ci sia impossibile citarlo per ragioni commerciali (Es. spot ufficiale etc.) possiamo comunque usare le sue musiche pagando licenze piuttosto economiche (30$ l’una) se confrontate con le musiche commerciali, dove spesso i diritti sono per ovvie ragioni alla portata solo di grandi produzioni (migliaia di euro o più).

Incompetch è solo uno dei siti dove potete trovare musica

Tanti artisti stanno mettendo a disposizione le loro creazioni sonore in playlist dentro lo stesso Youtube. Basta cercare “Music free copyright” o ” Sound free copy rigth” per trovare contenuti molto interessanti.

Se fate un giro per quei canali, e vi piace qualche canzone, guardate nella descrizione del video per trovare le indicazioni di licenza.

Ecco a voi una lista di siti con musica e suoni  gratis (FREE) e a pagamento (PAY), e con bassi costi (low budget). Ogni sito e spesso ogni pezzo ha le sue regole e le sue licenze. Cercate di scegliere capendo i limiti di ognuna.

(N.B si ringrazia il blog lavitadiunmontatorevideo.blogspot.com e la pagina facebook La vita di un montatore video  per questa lista):

  1. http://incompetech.com/music/royalty-free/collections.php FREE / PAY
  2. http://freesound.org/ FREE
  3. http://audiojungle.net/ FREE/PAY
  4. https://www.jamendo.com/?language=it FREE/PAY
  5. http://www.premiumbeat.com/ FREE/PAY
  6. http://musicbakery.com/ FREE/PAY
  7. https://www.mediafire.com/folder/34k0x9lyom4ub/INF1N1TE FREE
  8. http://www.taylorhayward.org/ FREE
  9. http://www.audiomicro.com/ FREE
  10. http://www.youlicense.com/ PAY
  11. http://www.freestockmusic.com/ FREE
  12. http://dig.ccmixter.org/ FREE/PAY
  13. http://www.bensound.com/royalty-free-music FREE
  14. https://www.youtube.com/show/royaltyfreemusic/ FREE
  15. http://www.machiavellimusic.com PAY (hi Budget)
  16. http://orlamusic.com PAY (low budget)
  17. http://www.stockmusicsite.com PAY (low budget)
  18. http://freemusicarchive.org PAY/FREE
  19. https://www.musicbed.com PAY
  20. https://www.audioblocks.com PAY
  21. http://it.audionetwork.com PAY
  22. https://www.musicmediatracks.com/it/ PAY (low budget)
  23. http://www.audionetwork.com PAY/FREE
  24. http://www.johnfrusciante.com/ (L’ex chitarra dei Red Hot Chili Peppers) FREE
  25. http://www.soundbible.com/ FREE
  26. http://www.jewelbeat.com/ PAY
  27. http://www.soundtaxi.net/ FREE/PAY
  28. http://macaulaylibrary.org/ FREE/PAY
  29. http://www.sound-effects-library.com/ PAY
  30. http://freemusicarchive.org/ FREE/PAY
  31. http://www.tuttosuyoutube.it/musica… (16 siti free, pay)
  32. https://www.youtube.com/audiolibrary/music FREE
  33. http://convert2mp3.net/en/index.php FREE
  34. http://www.mobygratis.com/ FREE
  35. https://soundcloud.com /FREE/PAY
  36. http://www.pond5.com /FREE/PAY
  37. http://www.joshwoodward.com /FREE
  38. https://www.youtube.com/channel/UCht8qITGkBvXKsR1Byln-wA / FREE/PAY
  39. http://nocopyrightsounds.co.uk/ /FREE
  40. https://incompetech.com/music/royal… / FREE
  41. http://99sounds.org/cinematic-sound-effects FREE
  42. https://www.freestockmusic.com FREE 
  43. https://www.youtube.com/channel/UC_aEa8K-EOJ3D6gOs7HcyNg FREE

Non preoccupatevi se perderete pomeriggi interi a cercare la musica adatta. E’ Sempre così per molti di noi!

E’ veramente fondamentale scegliere bene la musica PRIMA di iniziare al montaggio, perché una volta montato il video a ritmo di una determinata canzone è ALTAMENTE SCONSIGLIATO CAMBIARLA per non rendere vani i nostri sforzi per un equilibro e un armonia della nostra creazione. Se la cambiate valutate nuovamente il montaggio per ritovare un buon ritmo tra tagli e colonna sonora.

Per approfondire l’argomento fate una semplice ricerca su google mettendo “Musica Free per video” “Musica royality free per video” etc. troverete vari blogs e siti che parlano dell’argomento, come questo , o articoli che spiegano meglio il movimento culturale del copy left come questo.

Se invece voi stesse suonate, create musica (o conoscete amiche o amici musicistx) potreste auto-produrvi la musica. Non dimenticate di condividerla anche voi senza Copy Right!

Questo articolo  è rilasciato secondo una licenza Creative Common Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0 IT). Leggi cosa puoi fare qui  o.. beh  a dire il vero in questo articolo dovresti aver capito cosa significa 😉. A cura di Cladinè Curreli.

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Antonio Gramsci
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Cladinè

Cladinè Curreli è una fonica di presa diretta, una tecnica audio-video e un’artista multimediale sarda. Laureata in Media e Giornalismo all'Università di Firenze, diplomataa all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, crea e lavora da oltre 15 anni come professionista audiovisiva e tecnica multimediale freelance, spaziando dalla presa diretta al mix, dalla video-arte ala ricerca etnografica, passando per fotografia, grafica, murales, illustrazione e lineolegrafia. Nel 2017 ha realizzato regia, camera, montaggio, color e mix per il documentario“Oltre l’aporìa” (Beyond Aporìa), un corto sperimentale di parola con richiami stilistici all’audiovideo-art e l'obiettivo di documentare e valorizzare alcuni volti e alcune voci della lotta antimilitarista sarda dal basso aiutando a riaprire il dibattito sull’urgenza della fine delle occupazioni militari.

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