Esempi di Aspect Ratio, di campi, di piani e di movimenti di camera

In questo articolo vedremo un attimo i campi, i piani e i movimenti di camera che potremo realizzare col drone o con la macchina da presa (sia essa una camera professionale o quella del cellulare) e cercheremo di afferrare le basi di questo argomento attraverso la visione di alcuni video reperibili in rete.

Parlando di audiovisivi mi è venuto spontaneo usare proprio questi media per spiegarvi le loro peculiarità tecniche e narrative. Con esempi video posso portarvi alla luce in poco tempo tanti aspetti del linguaggio audiovisivo in modo pratico e variegato. Come sapete, ci sono al momento tantissimi siti come youtube e altri portali audiovisivi dove troverete video su ogni argomento e tecnica tra cui migliaia di video-lezioni e video informativi.

Vorrei che impariate a districarvi tra la quantità enorme di materiale per trovare tutorial a voi utili ed esempi che sappiano ispirarvi per migliorarvi e apportare miglioramenti ai video del corso. E’ sempre bello creare dei video ma cerchiamo di conoscere quello che già c’è e farne tesoro.

Prima di parlare dei campi è necessario che capiate la differenza tra i vari Aspect Ratio ovvero i rapporti fra la dimensione più lunga e quella più corta di una figura bidimensionale.  Avrete sentito varie volte riferimenti a schermi e proiezioni in 4/3, 16/9, e al cinema i  21/9.

Per capire queste differenze  vi consiglio questo video, dove degli user di un programma di editig (Filmora), mostrano brevemente cosa significhino le varie diciture per gli Aspect Ratio. La voce fuoricampo è in inglese e parla molto velocemente, ma se non capite l’audio, concentratevi  sulle immagini che vi diranno più di mille parole.

 

Prima di lasciarvi all’immaginazione vediamo (o rivediamo) insieme qualche pillola sulle inquadrature, in modo che possiate deciderle al meglio, prima di iniziare con le riprese.

Mi è sembrato interessante come esempio questo video del 1995,  dove Igor Francescato, un montatore Rai, ci mostrava i vari campi piani in maniera ironica ma esaustiva. Analizzate questo video anche come cambio di stile nel montaggio e nei titoli attraverso gli anni.

Come vi ho detto in classe, mai come ora nella storia dell’umanità tanto sapere è stato condiviso e alla portata di una fetta così ampia di persone. Con un accesso alla rete, e ai vari portali, avete a disposizione un enciclopedia multimediale ricca di contenuti e informazioni di qualsiasi campo, di qualsiasi parte del mondo e di molte epoche umane. L’unica grande frontiera (oltre all’accesso alle connessioni) è rappresentata dalla conoscenza delle lingue ma anch’essa sta piano piano abbassandosi grazie ai traduttori automatici, i sottotitoli e l’apertura mentale delle persone.

Con il sardo o l’italiano come prime lingue sarete facilitati nel varcare le frontiere linguistiche di tutte le lingue neolatine, tra cui spagnolo, portoghese, francese, e per molti aspetti l’inglese, che pur essendo una lingua  germanica ha avuto forti influenze latine.

Sfruttate questa opportunità per non essere limitati ai video in italiano. Andate anche oltre, vi stupirete di quanto sarete capaci di capire anche in un video in arabo o in cinese. Avremo modo di vedere degli esempi.

In questo video, tipi di inquadrature e movimenti di camera in lingua inglese, guardatelo e, se vi interessa, cercatene alti su youtube cercando le parole chiave: “shot types” e “camera movement” .

 

 

 

Questo articolo è  rilasciato secondo una licenza Creative Common Attribuzione – Non commerciale -Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0 IT). Leggi cosa puoi fare qui. A cura di Cladinè Curreli.
L’arte del film può esistere solo e davvero attraverso un tradimento altamente organizzato della realtà.
(Francois Truffaut)
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Cladinè

Cladinè Curreli è una fonica di presa diretta, una tecnica audio-video e un’artista multimediale sarda. Laureata in Media e Giornalismo all'Università di Firenze, diplomataa all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, crea e lavora da oltre 15 anni come professionista audiovisiva e tecnica multimediale freelance, spaziando dalla presa diretta al mix, dalla video-arte ala ricerca etnografica, passando per fotografia, grafica, murales, illustrazione e lineolegrafia. Nel 2017 ha realizzato regia, camera, montaggio, color e mix per il documentario“Oltre l’aporìa” (Beyond Aporìa), un corto sperimentale di parola con richiami stilistici all’audiovideo-art e l'obiettivo di documentare e valorizzare alcuni volti e alcune voci della lotta antimilitarista sarda dal basso aiutando a riaprire il dibattito sull’urgenza della fine delle occupazioni militari.

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